Il blog ISN'T IT ROMANTIC ospita una recensione del nostro romanzo:
" Italia, 1815 - Mantova, stretta nella morsa del nebbioso autunno, non è più un luogo sicuro per Matilde Vicolini. Dopo essere stata testimone di un orribile delitto, la giovane cerca di farsi forza e tornare a vivere, ma la strada per riconquistare la serenità è ancora lunga. La buona società è in fermento per la visita dell'Imperatore d'Austria, e quando la giovane incontra William Roschmann, a un ballo, ogni sua certezza vacilla. William è un ufficiale austriaco, ferito nel corpo e nell'anima durante la battaglia di Austerlitz. Fra loro è subito passione, ma una serie di attentati minaccia la vita di Matilde e ogni promessa di felicità sembra svanire. Fra complotti, delitti e il nascente fervore indipendentista che attraversa la città, riuscirà il coraggio di un uomo a mantenere la pace nel Lombardo-Veneto? E l'amore di Matilde sopravvivrà alle tenebre?
Vi è mai capitato di prendere un libro, iniziarlo distrattramente e poi avere una piacevole sorpresa tanto da dispiacersi quando la lettura finisce?
A me è capitato ieri con I colori della nebbia di Mary e Frances Shepard.
Ho mugugnato lanciandomi strali degni del temporale che infuriava fuori le mie finestre: ambientato in Italia, storico, esercito, rivolta...non ero sicurissima che fosse nelle mie corde.
E invece a dispetto delle mie prime sensazioni ho letto un bel libro, un racconto che prendeva sempre di più ad ogni pagina, un periodo storico raccontato con perizia e cognizione, una sensualità discreta e gentile e numerosi personaggi più o meno interessanti che contornano i due protagonisti.
Matilde Vicolini è una giovane ragazza mantovana che, mandata in campagna dai genitori per rimettersi da una malattia, scampa miracolosamente ad un orrendo e misterioso delitto dove vengono uccise le tre persone di servizio che la accudiscono.
Ritroviamo Matilde un anno dopo questi tragici avvenimenti : è tornata in città ma il terrore che l'assassino possa ritornare e uccida anche lei, unica testimone del massacro, ha paralizzato la sua voglia di vivere, di uscire di casa, di frequentare gli amici, di godersi la vita di ogni giorno.
L'unico porto sicuro in cui riesce a non pensare alla tragedia vissuta è quando prende in mano il carboncino e disegna. Sui fogli lei fa volare la sua fantasia, corre nei prati, passeggia fra le strade della sua amata Mantova in mezzo alla gente che non ha più il coraggio di affrontare e che la considera un po' strana.
La nonna di Matilde, la nobile Carolina Ippoliti, decide che è arrivato per la nipote il momento di ritornare in società, cercare nobili e scapoli di rango e pensare al matrimonio.
Quale miglior occasione quindi può essere la visita a Mantova dell'imperatore austriaco Francesco I e della sua consorte Maria Ludovica ? Al loro seguito arriverà sicuramente un gran numero di ufficiali e nobili di corte... e poi balli, ricevimenti, cene. Matilde potrebbe trovare di certo un buon partito e convolare a nozze nel giro di poco tempo.
La ragazza non è troppo contenta della decisione della nonna, ma alla fine decide di assecondarla e dare così una svolta alla sua vita dimenticando i fatti tragici che l'hanno tenuta prigioniera per un lungo anno tra le mura di casa.
Per preparare al meglio la visita dell'imperatore e garantire la sua sicurezza viene mandato in città l'ufficiale William Joseph Roschmann.
Il maggiore ha combattuto per anni nell'esercito asburgico con grande valore e dopo essere stato ferito gravemente per salvare la vita all'imperatore viene incaricato da lui a curare l'addestramento dei giovani ufficiali della sua guardia personale e la sua eterna riconoscenza e benevolenza.
Mantova non è certo Vienna, ma il maggiore Roschmann accetta con entusiasmo l'ordine di trasferirsi temporaneamente in questa remota provincia dell'impero per istruire la sgangherata truppa di soldati che presiede la città. Spera di ritrovare l'entusiasmo di un tempo e di allontanarsi per un po' dai ricevimenti mondani di corte e dal variegato circo di persone che vi prendono parte e che non riesce più a sopportare.
Purtroppo per lui i ricevimenti e i balli ci sono anche nella bella Mantova ed è proprio ad un ricevimento che incontra Matilde.
L'attrazione tra i due scatta fin dal primo momento e fra incontri al mercato, guai di parenti impegolati con la resistenza e passeggiate romantiche, la loro storia inizia a prendere forma e consistenza. Per Matilde è il primo amore, ma la ragazza non ha problemi nè tentennamenti ad esternargli i propri sentimenti affascinandolo con la sua innocenza e la sua spontaneità.
Ma ricompare il pericolo, l'assassino, il francese. E' tornato per finire il suo lavoro e non lasciare testimoni scomodi che lo possano riconoscere.
William deve proteggere l'imperatore e fare in modo che il suo soggiorno non dia forza maggiore al movimento indipendentista che attraversa la città, ma deve e vuole anche dare la caccia al misterioso assassino che minaccia la sua amata perchè intuisce che forse le due cose sono collegate.
Ci riuscirà? ... alla fine si logicamente, sennò che romanzo sarebbe? Ma per arrivarci le due autrici ci fanno fare un bel percorso che non annoia mai.
Tutto perfetto allora?
No, qualcosina c'è ma alla fin fine sono piccolezze che fanno sorridere e non piangere come invece succede per alcuni libri... la fioritura delle peonie per esempio: il periodo in cui Matilde le disegna non può essere autunnale nemmeno per le specie più tardive...oppure il fatto che lei perda la sua virtù sulla panchetta del pianoforte: scomodissima donne e credo anche poco pratica... in qualche punto del libro si tende ad eccedere nelle nozioni di storia e può risultare pesante mentre in altre pagine si velocizzano stuazioni e stati d'animo ... nel 1815 credo che le giovani donne avessero meno libertà di pensiero e di atteggiamento...
Ma a parte queste mie pignolerie, il libro è molto gradevole e si legge veramente senza annoiarsi.
Ho visto che questo romanzo è la prima opera delle autrici... beh, complimenti e continuate a regalarci altri romanzi d'amore così.
Io che sono così chiusa e ostica ai romance storici in generale perchè li trovo troppo noiosi o troppo cappa e spada, mi sono goduta questo libro dall'inizio alla fine.
ps: un consiglio per niente neutrale...se pensate alla marinlettrice inserite qualche bella scena sensuale in più!
E vi supplico signori Harmony: le copertine!!!
Un viso scialbo e poco virile come quello che che è sulla copertina del romanzo, se non lo avessi letto, mi fa cadere le braccia. Sembra il fratellino imberbe di Di Caprio uscito dall'asilo d'infanzia!"
LINK: http://www.romancebooks.it/romancebooks/node/4046
Vi è mai capitato di prendere un libro, iniziarlo distrattramente e poi avere una piacevole sorpresa tanto da dispiacersi quando la lettura finisce?
A me è capitato ieri con I colori della nebbia di Mary e Frances Shepard.
Ho mugugnato lanciandomi strali degni del temporale che infuriava fuori le mie finestre: ambientato in Italia, storico, esercito, rivolta...non ero sicurissima che fosse nelle mie corde.
E invece a dispetto delle mie prime sensazioni ho letto un bel libro, un racconto che prendeva sempre di più ad ogni pagina, un periodo storico raccontato con perizia e cognizione, una sensualità discreta e gentile e numerosi personaggi più o meno interessanti che contornano i due protagonisti.
Matilde Vicolini è una giovane ragazza mantovana che, mandata in campagna dai genitori per rimettersi da una malattia, scampa miracolosamente ad un orrendo e misterioso delitto dove vengono uccise le tre persone di servizio che la accudiscono.
Ritroviamo Matilde un anno dopo questi tragici avvenimenti : è tornata in città ma il terrore che l'assassino possa ritornare e uccida anche lei, unica testimone del massacro, ha paralizzato la sua voglia di vivere, di uscire di casa, di frequentare gli amici, di godersi la vita di ogni giorno.
L'unico porto sicuro in cui riesce a non pensare alla tragedia vissuta è quando prende in mano il carboncino e disegna. Sui fogli lei fa volare la sua fantasia, corre nei prati, passeggia fra le strade della sua amata Mantova in mezzo alla gente che non ha più il coraggio di affrontare e che la considera un po' strana.
La nonna di Matilde, la nobile Carolina Ippoliti, decide che è arrivato per la nipote il momento di ritornare in società, cercare nobili e scapoli di rango e pensare al matrimonio.
Quale miglior occasione quindi può essere la visita a Mantova dell'imperatore austriaco Francesco I e della sua consorte Maria Ludovica ? Al loro seguito arriverà sicuramente un gran numero di ufficiali e nobili di corte... e poi balli, ricevimenti, cene. Matilde potrebbe trovare di certo un buon partito e convolare a nozze nel giro di poco tempo.
La ragazza non è troppo contenta della decisione della nonna, ma alla fine decide di assecondarla e dare così una svolta alla sua vita dimenticando i fatti tragici che l'hanno tenuta prigioniera per un lungo anno tra le mura di casa.
Per preparare al meglio la visita dell'imperatore e garantire la sua sicurezza viene mandato in città l'ufficiale William Joseph Roschmann.
Il maggiore ha combattuto per anni nell'esercito asburgico con grande valore e dopo essere stato ferito gravemente per salvare la vita all'imperatore viene incaricato da lui a curare l'addestramento dei giovani ufficiali della sua guardia personale e la sua eterna riconoscenza e benevolenza.
Mantova non è certo Vienna, ma il maggiore Roschmann accetta con entusiasmo l'ordine di trasferirsi temporaneamente in questa remota provincia dell'impero per istruire la sgangherata truppa di soldati che presiede la città. Spera di ritrovare l'entusiasmo di un tempo e di allontanarsi per un po' dai ricevimenti mondani di corte e dal variegato circo di persone che vi prendono parte e che non riesce più a sopportare.
Purtroppo per lui i ricevimenti e i balli ci sono anche nella bella Mantova ed è proprio ad un ricevimento che incontra Matilde.
L'attrazione tra i due scatta fin dal primo momento e fra incontri al mercato, guai di parenti impegolati con la resistenza e passeggiate romantiche, la loro storia inizia a prendere forma e consistenza. Per Matilde è il primo amore, ma la ragazza non ha problemi nè tentennamenti ad esternargli i propri sentimenti affascinandolo con la sua innocenza e la sua spontaneità.
Ma ricompare il pericolo, l'assassino, il francese. E' tornato per finire il suo lavoro e non lasciare testimoni scomodi che lo possano riconoscere.
William deve proteggere l'imperatore e fare in modo che il suo soggiorno non dia forza maggiore al movimento indipendentista che attraversa la città, ma deve e vuole anche dare la caccia al misterioso assassino che minaccia la sua amata perchè intuisce che forse le due cose sono collegate.
Ci riuscirà? ... alla fine si logicamente, sennò che romanzo sarebbe? Ma per arrivarci le due autrici ci fanno fare un bel percorso che non annoia mai.
Tutto perfetto allora?
No, qualcosina c'è ma alla fin fine sono piccolezze che fanno sorridere e non piangere come invece succede per alcuni libri... la fioritura delle peonie per esempio: il periodo in cui Matilde le disegna non può essere autunnale nemmeno per le specie più tardive...oppure il fatto che lei perda la sua virtù sulla panchetta del pianoforte: scomodissima donne e credo anche poco pratica... in qualche punto del libro si tende ad eccedere nelle nozioni di storia e può risultare pesante mentre in altre pagine si velocizzano stuazioni e stati d'animo ... nel 1815 credo che le giovani donne avessero meno libertà di pensiero e di atteggiamento...
Ma a parte queste mie pignolerie, il libro è molto gradevole e si legge veramente senza annoiarsi.
Ho visto che questo romanzo è la prima opera delle autrici... beh, complimenti e continuate a regalarci altri romanzi d'amore così.
Io che sono così chiusa e ostica ai romance storici in generale perchè li trovo troppo noiosi o troppo cappa e spada, mi sono goduta questo libro dall'inizio alla fine.
ps: un consiglio per niente neutrale...se pensate alla marinlettrice inserite qualche bella scena sensuale in più!
E vi supplico signori Harmony: le copertine!!!
Un viso scialbo e poco virile come quello che che è sulla copertina del romanzo, se non lo avessi letto, mi fa cadere le braccia. Sembra il fratellino imberbe di Di Caprio uscito dall'asilo d'infanzia!"
LINK: http://www.romancebooks.it/romancebooks/node/4046
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