25/08/13

Matilde e la pittura

 
 
 

 
 
Matilde Vicolini è una sognatrice, dotata di una grande fantasia, che esprime attraverso l'arte. La sua famiglia, escluso suo zio Eusebio, non capisce l'amore che prova verso la pittura e il disegno. La trovano strana, eccentrica... Dovrebbe imparare a ricamare, suonare, tenere una casa, non passare tutto il giorno fra pastelli e tempere, ma la lasciano libera di dedicare tempo a  qualcosa che loro ritengono di nessuna utilità, solo perché sperano ciò l'aiuti a superare il trauma che ha subito.
In realtà Matilde nei suoi disegni riversa i sogni che navigano nella sua mente e trasforma la realtà che la circonda in qualcosa di migliore e di magico. Qualcosa di banale come una teiera può trasformarsi nei suoi schizzi in carrozza, mentre una piega nella tovaglia bianca, nelle colline che una legione romana deve attraversare durante le sue conquiste.
 
 
I miti e le leggende di cui legge nei libri classici, si mescolano alla vita quotidiana fino a creare una magica realtà vivamente fantastica che colora le sue tele. Fiori e frutta si mescolano a gnomi, folletti, draghi e principesse. In questo modo Matilde può cambiare e migliorare la realtà come le aggrada, addolcirla e arricchirla, fino a renderla simile a ciò che desidererebbe vedere nel mondo reale, appunto. La sua esperienza le ha mostrato da vicino le brutture del mondo, ma almeno sulla tela, lei ha il potere di cancellarle e di fare sempre vincere il bene sul male.
 
 
 


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